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Flyingminds

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Agenzia di comunicazione

Social Media

Il 2015 secondo noi

12 Gennaio 2015

Nel 2014 abbiamo aperto il blog e abbiamo iniziato a scrivere. Abbiamo parlato di siti responsive, di pubblicità sui social, persino di Selfie. Archiviato il 2014 da qualche giorno, vogliamo condividere le nostre idee sull’anno che appena iniziato.

Una nuova SEO

La SEO non è morta, ma è in costante evoluzione. Sempre più semantica, sempre più social, sempre più user experience: questa è la nuova SEO. Che rimane fondamentale.

Social Marketing

I Social sono una parte sempre più importante e integrante di una strategia di Web Marketing. Questa non è di per sè una novità, ormai sono anni che crediamo nel social marketing, ma ora si inizia a parlare seriamente di Real Time Marketing, di Internet of Things e, soprattutto, di Social E-Commerce.
Inoltre sarà fondamentale capire quest’anno come si comporterà Facebook, sempre più paid media, e come entreranno in gioco in nuovi social, quelli sempre più specializzati e targhetizzati.

Newsletter

L’avevano data per morta, ma la newsletter ha ancora tanto da dare. Il 2015 sarà il suo definitivo ritorno alla ribalta.

Inserzioni Facebook

Come detto, Facebook è sempre più un paid media, quindi la pubblicità a pagamento su Facebook è praticamente obbligatoria nell’ambito di una campagna di Social Marketing completa. Nel 2014 abbiamo studiato a fondo l’argomento, abbiamo anche partecipato a dei corsi per comprendere fino in fondo ogni sfumatura, quindi siamo pronti per il cambiamento.

Il Web Design sarà sempre più curato

Dalla tipografia alle immagini, passando per i ghost buttons e il flat design: la grafica dei siti web sarà sempre più bella, più semplice ma curata nei minimi dettagli, sarà più visual e di impatto. Il sito web deve presentarsi al meglio.

Siti Web Responsive

Nessuna novità, parliamo da mesi. Ci sono tante altre cose da considerare, ma il 2015 riparte da dove si era concluso il 2014, con la necessità di un design responsive.

Cominciamo a costruire questo 2015, insieme!

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Filed Under: Internet & New Media, Realizzati da Siks, Social Media

Twitter Ads: parliamone!

6 Ottobre 2014

Sono partite le campagne pubblicitarie di Twitter: sono aperte e hanno costi accessibili a tutti

È quindi importante capire come le campagne funzionano e quali sono le possibilità di utilizzo. Prima di tutto è importante sottolinerare che fare pubblicità su Twitter senza avere una strategia di Social Media Marketing è abbastanza inutile. Le campagne di Twitter devono essere per forza collegate ad un account, a differenza di quelle di Facebook in cui è possibile creare una campagna che rimanda ad un sito web senza dover per forza collegarci insieme una pagina o un account (l’account serve per creare la campagna, ma non appare nella campagna).

Campagne Twitter Ads – Tipologie

Aumentare i followers
Il primo obiettivo che possiamo raggiungere con i Twitter Ads è l’aumento di followers. Questa è un tipo di campagna che viene fatta sull’utente. Per trovare le persone che più ci interessano, per trovare followers davvero interessati a seguire il nostro account, possiamo fare una profilazione utente.

  • Geolocalizzazione – Possiamo scegliere il nostro target sulla base della loro presenza geografica
  • Account similari al mio – Possiamo segnalare a Twitter che il nostro target è similare a quello di un altro account e quindi che il nostro annuncio appaia ai followers dell’altro account.
  • Interessi – In pratica è la risposta alla domanda “Di cosa parlo su Twitter?”

Se dovessi fare un ADS per aumentare i Followers di Siks Adv potrei pensare per esempio a cercare persone di Genova e dintorni che seguono Mashable e che sono interessati a temi come “Web”, “Grafica”, “Social Media”, “Marketing” e “Pubblicità”.
Twitter però mi da anche un’altra possibilità, posso lasciare quasi tutto nelle sue mani scegliendo l’opzione “Tailored Audience” che automaticamente mi trova l’audience più compatibile con il mio account. Posso scegliere la mia “Tailored audience” tra le persone che hanno avuto delle interazioni con il mio sito e posso scegliere comunque la geolocalizzazione del mio target.
Personalmente il primo sistema secondo me è tecnicamente più semplice ed è sotto il tuo controllo.

[Read more…] about Twitter Ads: parliamone!

Filed Under: News dal Web, Social Media, Twitter

Perché è bene monitorare la propria presenza sul Web?

25 Agosto 2014

Ci sono molte persone che diffidano del web. Alcune delle persone che diffidano del web però sono anche persone che hanno un’attività commerciale. In realtà il web è un’ottima risorsa per chi ha un business. Con una buona strategia di Web Marketing infatti si può portare un business a crescere in maniera esponenziale. Non è un caso che gli e-commerce funzionino molto bene in questo momento nonostante la crisi. Spesso però questo argomento non convince abbastanza. Al momento in Italia l’analfabetismo digitale esiste ed è molto diffuso. Le nuove tecnologie vengono guardare con timore. Parlare di internet e del web come nuove tecnologie è un po’ strano, vero? Ma per alcuni si tratta effettivamente di qualcosa di nuovo. Proviamo quindi a cambiare prospettiva e a spiegare perché chi ha un business DEVE essere presente sul web.

Il tuo business è già sul web

I tuoi clienti sono online. La tua attività è già sul web. Che tu voglia che il tuo business sia online o che non non lo voglia è irrilevante. La differenza tra l’essere sul web attivamente e l’esserci perché ci sono i tuoi clienti è immensa. Nel primo caso potrai gestire in prima persona il tuo business, creare una strategia di web marketing che ti aiuti a migliorare e aumentare clienti, potrai anche tenere sotto controllo la tua reputazione. Nel secondo caso invece…

Essere presente

Qualche settimana fa abbiamo condiviso sui nostri social un articolo molto particolare. Un ristoratore americano ha fatto causa a Google, perché un suo concorrente ha modificato su Google Places i giorni di chiusura del ristorante. Google, quindi, dava il ristorante chiuso durante il weekend. Si tratta di una situazione al limite, ma se il ristoratore avesse monitorato la sua presenza sul web, questo non sarebbe successo.
Uno degli aspetti più importanti dell’essere presenti e attivi sul web è proprio la possibilità di poter monitorare il proprio business. Non è solo una questione di concorrenti malevoli, ma anche di clienti. Le recensione dei clienti hanno un peso, specialmente nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento. Se non si è presenti sul web, come possiamo sapere cosa scrivono di noi i nostri clienti ed eventualmente intervenire?

Le paure sono infondate

Recensioni negative? Sì, esistono, ma non bisogna temerle. Una recensione negativa con una buona risposta e l’impegno di risolvere il problema funziona meglio di una semplice critica positiva. Ebbene sì.
E le recensioni false? Sì, esistono anche queste, ma la prospettiva è la stessa. Le recensioni evidentemente false si notano subito. Per il resto si può pensare ad usare la stessa strategia che si usa per le recensioni negative: rispondere.

Però…

Per fare del Marketing sul web che funzioni ci vogliono dei professionisti. Non è un lavoro per improvvisati. Anche rispondere a commenti e a recensioni, che siano positivi e negativi, richiedere una certa esperienza. Per esempio chi scrive in questo momento ha frequentato un corso specifico sulla gestione crisi sui social ed ha un’esperienza di ormai dieci anni come moderatore web (adesso ci chiamano Community Manager, ma in fondo siamo sempre moderatori).
Inoltre è bene ricordare che saper rispondere alle recensioni negative potrebbe non essere abbastanza. Se c’è un problema di fondo che non viene risolto le critiche continueranno ad arrivare e non ci sarà nessun professionista che potrà aiutarvi.

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I Mondiali sono Social

11 Giugno 2014

Ieri mattina abbiamo condiviso con voi un articolo di Repubblica, in cui veniva discusso il rapporto tra Mondiali e Social. Non è nulla che stupisce sinceramente. I grandi eventi live vengono commentati sui social, specialmente su Twitter, da anni.
Non è solo questo però. Twitter crea un nuovo punto di informazione che arriva direttamente dalla fonte. Gli atleti twittano, offrono spunti e prospettive, commentano, scherzano… Tutte le grandi testate giornalistiche hanno commentato lo sfogo di Giuseppe Rossi su Twitter dopo l’esclusione. E che dire di Ben Halloran, attaccante dell’Australia, che pubblica la foto del suo “compagno di stanza”, un grosso ragno. L’informazione passa da Twitter per mano degli stessi protagonisti. E Twitter sa che avrà un ruolo importante in questa “World Cup”, tanto da dedicare un video ufficiale all’evento, caricato su Youtube proprio ieri: Love Every Second.
Un paio di anni fa, in occasione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Londra 2012, avevamo fatto una mega-lista degli atleti italiani presenti su Twitter. Le due liste originariamente erano state create per Tumblr ed ebbero un certo seguito. Abbiamo quindi deciso di rifarlo.

Vi presentiamo i calciatori italiani del mondiale 2014 presenti su Twitter.

Portieri

  • Gianluigi Buffon – Il portiere dell’Italia campione del mondo è attivissimo sui Social. Nel suo profilo notizie e tanti RT ai suoi fan.
  • Salvatore Sirigu – Portiere in forze al Paris Saint Germain. È iscritto a Twitter, con tanto di profilo autenticato, ma l’ultimo aggiornamento risale al 2012 con un saluto all’indimenticabile Sic.
  • Mattia Perin – È giovane e quindi non stupisce che sappia usare bene il mezzo. E partire per il Brasile vale un selfie 😉

Difensori

  • Ignazio Abate – Il suo profilo è curato e molto aggiornato, ci sono diversi collegamenti tra Twitter e la pagina Facebook: la comunicazione di Abate è… “a tutto campo”.
  • Andrea Barzagli – Andrea Barzagli twitta meno di Buffon, suo compagno di squadra, ma i suoi tweeet sono offrono punti di vista molto personali.
  • Leonardo Bonucci – Non solo Twitter per Leo Bonucci: è attivissimo anche su Instagram
  • Giorgio Chiellini – Un sacco di RT nel profilo di Giorgio, ma davvero interessante da seguire tanto da meritarsi il premio “Social Revolution 2013” da parte del GT Master Club

Centrocampisti

  • Antonio Candreva – Sarà un profilo vero? Il dubbio c’è, considerando che ci sono solo due tweet all’attivo e sono dell’anno scorso.
  • Claudio Marchisio – I giocatori della Juve sono molto attivi su Twitter non c’è dubbio, ma a Marchisio, come a Bonucci, piace molto anche instagram
  • Andrea Pirlo – Pochi tweet sulla nazionale e sul mondiale, ma è comunque interessante da seguire, speriamo in nuove info

Attaccanti

  • Mario Balotelli – Il Super Mario nazionale condivide momenti calcistici e personali su Twitter. Anche se in realtà quasi tutti i suoi tweet sono generati da Instagram.
  • Alessio Cerci – Il profilo di Alessio Cerci non è autenticato, ma abbiamo pochissimi dubbi: il profilo è il suo.
  • Ciro Immobile – Scrive tanto, commenta e condivide molte foto della sua giovanissima (e adorabile) famiglia. Immobile è il futuro della nazionale

Su 23 convocati sono 13 i calciatori presenti su Twitter.
De Rossi, Motta, Verratti e Insigne hanno un account, ma sono account dubbiosi, probabilmente fasulli, quindi non l’abbiamo inseriti nella lista.
Un punto di vista interessante dai mondiali arriva anche da Carolina Marcialis, la moglie di Antonio Cassano, che è sempre stata molto attiva sul social da 140 dove discute con i fan e spegne sul nascere rumors e gossip.

E ora la parola a voi. Seguirete i mondiali commentandoli sui Social?

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8 immagini perfette per i Social

7 Maggio 2014

Sappiamo con assoluta certezza che i Social Media sono sempre più visual. Le immagini sono essenziali in una strategia di Social Media Marketing ben fatta. Che vogliate concentrare i vostri sforzi social su Twitter o Facebook, su Google+ o Tumblr, poco importa: immagini e fotografie sono importanti, perché catturano l’attenzione dei vostri utenti, perché aumentano le condivisioni, perché non è un caso che i social più in voga al momento siano Pinterest e Instagram.
Non tutte le immagini sono uguali e non tutte possono aver successo, la ricerca di SocialBakers.com sul rapporto tra pagine Facebook e immagini ci aveva fatto notare che le immagini di alta qualità avevano più condivisioni. Non è solo una questione di qualità però, ci sono caratteristiche che rendono un’immagine adatta ai social meglio di un’altra. Per questo ho deciso di fare una lista delle migliori immagini da condividere sui social per le aziende.

1. Dai un volto all’azienda: la fotografia del tuo team.

Una delle caratteristiche più importanti per un’azienda sui social è “essere umana”. Una foto dei dipendenti, del team a lavoro, è un ottimo modo per dare un volto all’azienda e al tempo stesso puoi dimostrare l’importanza del lavoro dei collaboratori.
Come fotografare il team? Vediamo…

  • Una foto spontanea funziona sempre. Condividete foto del team a lavoro.
  • Si può usare una foto per accompagnare la presentazione dei dipendenti. È perfetto per far capire chi siete e cosa fate.
  • Compleanni e occasioni speciali sono sempre un’ottima scusa per fare foto, anche se siete un’azienda.

2. Il riflettore sui tuoi fan

Invoglia i tuoi fan a condividere foto e video con te e falli diventare i protagonisti dei tuoi canali Social. Perché? Perché li state facendo sentire importanti e questo è un ottimo modo per fidelizzare i clienti.

3. È tempo di selfie

Il Tweet più condiviso di sempre è quello di Ellen. Il suo selfie “da oscar” ha strappato il primato al Tweet sulla rielezione di Obama. Nella Top-List delle canzoni in Italia su Spotify c’è “#selfie”, il cui video accumula sempre più visualizzazioni (al momento sono 95.311.484) e like su Youtube.
Non c’è dubbio: il 2014 è selfie.
Il Selfie è un trend, quindi è da sfruttare adesso. Tra qualche mese potrebbe non funzionare più. Molti brand in passato hanno sfruttato tendenze del web per aumentare la loro visibilità (es: gangnam style, il planking, l’harlem shake).
Edit del 7/10/2014 – Negli Stati Uniti è nato il movimento “Unselfie“. Che sia l’inizio della fine per questro trend?

4. Il dietro le quinte

Il dietro le quinte di un progetto, di un evento, della creazione di un prodotto è un ottimo modo per offrire ai propri utenti un punto di vista diverso dal solito, per farli sentire parte integrante del brand, per fornire loro anteprime e scatenare la loro curiosità.
Non abbiate paura di mostrare il backstage!

5. Le infografiche

Le infografiche, immagini che proiettono in forma visuale informazioni e dati, non passano mai di moda. Sono facilmente condivisibili e fantastiche per il brand awareness.

6. Immagini grafiche

Sullo stesso piano delle infografiche possiamo trovare le “immagine grafiche”, ovvero quelle che vengono create a tavolino per poter trasportare un concetto o una frase in maniera più visual possibile. E’ l’ideale per esportare concetti importanti come eventi, fiere o promozioni speciali.

7. Le foto dei tuoi prodotti

Un’immagine vale più di mille parole? Nel caso dei Social media sì. Le parole sono ovviamente importanti per andare nei dettagli, per la SEO, ma per creare interesse nei tuoi utenti ci vogliono le immagini: sono immediate e di sicuro effetto (a patto che siano di buona qualità: un’immagine mal fatta può risultare sciatta).

8. I video e i mini video

Alla fine cos’è un video se non un’immagine in movimento?
I video hanno molte caratteristiche positive, potrei dirvi, per esempio, quanto sono importanti i video per ottimizzazione e posizionamento, ma sarei fuori tema. Si capisce in fretta l’importanza del video se guardiamo i dati di Youtube, di Vine, di Vimeo (e DailyMotion) e di Instagram. Il video è un mezzo creativo e si può utilizzare per diversi scopi: presentare un’azienda, condividere informazioni, introduzione a nuovi prodotti… non ci sono limiti!

E ora a voi i commenti… quali sono le immagini che rendono meglio sui social media secondo voi?

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Hashtag – Come usarli al meglio

29 Aprile 2014

Utilizziamo gli hashtag su Twitter, su Instagram, su Google+ e anche su Facebook. Gli hashtag sono parte integrante della nostra esperienza social. Grazie agli hashtag possiamo trovare argomenti di conversazione, nuove persone da seguire, interessi condivisi. Per sfruttare gli hashtag al meglio, bisogna saperli usare, quindi permettetemi di darvi qualche consiglio in proposito. Soprattutto cercherò di farvi capire cosa NON fare.

1. Il troppo stroppia

Est modus in rebus, diceva Orazio Flacco. In pratica c’è bisogno di moderazione. Infarcire i vostri tweet con gli hashtag non solo funziona poco, ma è anche poco utile.

2. Gli hashtag generici non funzionano

C’era un tempo su Twitter in cui potevi usare l’hashtag #SEO e trovare contenuti interessanti. Adesso è molto più difficile. #SEO infatti è diventato troppo generico e viene usato soprattutto dagli spammers (anche se, cercando a fondo, si trovano ancora contenuti, post e punti di vista utili). L’hashtag generico serve a poco o a nulla. Ci si perde in mezzo.

3. Hashtag che non c’entrano nulla?

Questa è una pratica che abbiamo visto spesso su Instagram, abbiamo visto persone che per aumentare la loro visibilità sul web utilizzano hashtag che non c’entrano nulla con la foto postata.
Neanche a dirlo, questa strategia è sbagliata. Per dire la verità è possibile che con questa tattica la visibilità sul momento si alzi, ma alla fine una persona cerca ciò che vuole trovare e i risultati non inerenti alla ricerca non interessano.

4. Gli hashtag su Facebook?

Funzionano? Pare di no. A volte sembrano stonare. Siete indecisi se usare gli hashtag su Facebook? Allora rinunciate senza troppi patimenti. Anche perché una ricerca dice che possono fare più male che bene.

5. È nato tutto con Twitter

E questo significa che gli hashtag non sono stati pensati per essere lunghi. Il motivo principale è che su Twitter ci sono 140 caratteri. Inoltre gli hashtag lunghi sono difficili da leggere. Create hashtag corti e facili da ricordare.

6. Crea un hashtag

Per aumentare la visibilità di un brand o di un’azienda, è utile pensare a creare un hashtag ad hoc. In questo modo si possono monitorare le conversazioni in modo più semplice. Utile è anche avere un hashtag apposito per eventi particolari, in modo che sia facile seguire la situazione anche per chi non è fisicamente presente. È un’ottima idea creare un hashtag che serve ad attivare promozioni e sconti: in questo modo il passaparola social sarà garantito.

7. Gli hashtag nella vita reale?

Sono irritanti esattamente come può sembrare.
Jimmy Fallon e Justin Timberlake hanno fatto uno sketch sull’argomento.

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